4 nov 2009

accade a me

Spesso per sembrare normale chiudo i miei pensieri in testa e loro rimbalzano tante volte prima di svanire. Sembra che mi chiedano di non lasciarli andare, ma devo farlo. Devo farlo per non aprire la mia anima ai sentimenti e alla follia, per mantenermi stabile nella mia mediocrità, per non allargare la voragine di sensibilità che uscirebbe fuori con il mio genio.
Mi mantengo distante per non venir inghiottita, per vivere il reale come gli altri, e non importa se ogni giorno che passa le poesie nella mia mente mi abbandonano,non importa se sento una parte di me allontanarsi ancora.
Che vita devo vivere? Rifuggo me stessa, rifuggo la cultura dalla quale provengo, che mi appartiene, per essere una dei tanti, per essere un'ombra nella folla. E quando mi lamento di voler vivere al massimo non mi accorgo del grande inganno che l'esistenza mi pone davanti. E allora non mi importa più di niente, cerco solo di sopravvivere con più ignoranza possibile come bagaglio, non coltivando niente che possa davvero elevarmi. Perchè non voglio giudicarmi più.
Poi accade un giorno che le parole si fanno assordanti e spingono violentemente per uscire. E mi costringono a fissarle nel flusso dei pensieri, che è l'unica verità a cui mi sono sempre immolata e alla quale ,pur volendo, non riesco sempre a sottrarmi.

1 nov 2009

notte d'autunno



i giorni, i ricordi,qualcosa da lasciare andare.
un noi distante lasciato ancora a macerare.
e foglie appassite,odore di muschio,sapore di vino.
freddo e nebbia mi accompagnano fino al mattino.
questa notte autunnale si avvicina a ciò che sento,
mentre ascolto i sussurri portati dal vento.

30 ott 2009

c'è chi non si ricorda più come mi chiamo.
c'è chi sicuramente non rivedrò mai più nella mia vita.
c'è chi mi ha bocciato senza appello.
c'è che non mantiene il ricordo di un'amicizia.
c'è chi in punta dei piedi è scappato dalla mia vita.


nessuno fa rumore mentre si allontana.ed io volgo lo sguardo indietro,con le mani nervose.io confusa e triste aspetto ancora che qualcuno mi dia le risposte.
ma questo non è un film.e come io per prima ho dovuto evitare di raccontare le mie ragioni per troncare una relazione, troppe persone sono sparite senza dire una parola.

mi pesa questo silenzio.mi pesa l'ipocrisia a cui per troppo tempo ho creduto.qual è il confine della buona fede?i tentativi di chiarire si affollano nelle memorie digitali, ma inizio a stancarmi di battere tasti davanti a uno schermo.

12 set 2009

mi manchi

vorrei stare accovacciata per ore con un bicchiere di vino rosso in mano, a parlare e fantasticare del futuro.
vorrei camminare abbracciata con te,farmi scambiare per tua sorella dai passanti, ridere stupidamente per qualche frase fuori contesto.
vorrei stare immobile su un letto per ore, ed elevarmi a musa del tuo genio.
vorrei litigare con te in un discorso appassionato,che forse non ci ricordiamo più di saper fare.
vorrei stare davanti al tuo obiettivo e farmi leggere lo sguardo nella magia di uno scatto.
vorrei farti leggere quello che ancora scrivo;vorrei ascoltarti come ho sempre fatto; vorrei farti sentire le canzoni che ho terminato; vorrei vedere il tuo mondo e vorrei che tu vedessi il mio.

le immagini che assalgono la mia mente sono tenere,sono ricordi forti che mi portano a credere che vedersi non è poi così impossibile.

mi manchi

1 set 2009

mi guardo nel niente.
mi domando cose a cui non so rispondere.
e se tutto scivolasse via così in fretta?
e se tutto andasse via così in fretta?

mi attacco ai ricordi, a ciò che sono, nella certezza dei miei limiti umani, nel dubbio di poter evolvere.
evocati, i ricordi mi guidano;
a sorreggermi, i pilastri di un devoto amore materno,
che tengo stretto a me in ogni mio passo.sempre

27 lug 2009

la nostra capacità di adattamento è superiore a quello che pensiamo di poter fare.
la mente si carica di ansie prima di un certo evento e crediamo di non poterlo gestire, ma la realtà è che ogni passo che facciamo in avanti ci libera dalle paure.
i freni che poniamo a noi stessi sono più potenti e deleteri dei freni imposti da altri.e allora, per essere padroni di noi stessi non ci resta che pensare,scardinare e agire...pensare,scardinare e agire.

24 lug 2009

E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo.

(michail bakunin)

8 lug 2009

cambiamenti imminenti.
trasportata da pensieri nuovi,
cerco di liberarmi di ogni paura.

e mentre ti guardo vivere,
ho voglia di prenderti per mano
e seguire ogni tuo passo.

il futuro, ignoto e vicino
prende forma nelle schegge di sogni,
nelle mani complici,
nell'orizzonte pieno del nostro presente.

3 lug 2009

via da me

la vita è in continuo movimento.
sei solo che percorri la tua strada e per puro caso incroci la vita di un piccolo esserino.lo salvi da morte certa e lui in qualche modo salva te tirando fuori la tua anima senza mezze misure.
non puoi tenerlo con te, anche se sei l'unica persona che non lo spaventa, l'unica persona della quale si sta iniziando a fidare.
due giorni a cuore aperto,come un'operazione di cui non si sa l'esito.aspetto.
aspetto che vengano a prenderlo.lo guardo nella mia mano, indifeso, fragile, con l'innocenza di un cucciolo pronto a dire sì alla vita.


via da me avrai le gioie, un pasto caldo e tante coccole.
romperai scarpe e calzini giocando, crescerai fino a saltare da sola sul tavolo.
ma sarai via da me.vedo il tuo sguardo desideroso di scoperte, la tua curiosità e la tua goffaggine.
sto cercando di imprimere nella mente la miriade di emozioni che mi stai regalando.
ti ho salvato la vita e tu hai salvato una parte importante di me.

good luke my little friend

25 giu 2009

fluttuare...

appesa al mio corpo,
sostenuta dal pensiero.
respiro nei movimenti
che mi rendono compiuta,
fatta,finita.

in un presente inalato con calma,
rilascio quell'ansia opprimente
che sosteneva ogni mio passo
prima di iniziare a fluttuare.

24 giu 2009

prendo tempo.

mi trovo davanti ad una realtà con cui non mi ero mai misurata prima.devo relazionarmi con gli altri non facendo riferimento ad una me esuberante,invadente,sveglia ed espansiva,perchè per comunicare sto usando una lingua che è ancora un guscio limitante per me. riesco a parlare con il resto del mondo, ma sotto tantissimi aspetti ancora non riesco a mostrarmi per quella che sono.
tutta questa situazione mi sta facendo analizzare di più le persone, mi fa avere più pazienza e più indulgenza verso me stessa e gli altri.
vivere qualcosa così faticosamente in salita equivale a mille passi che potrei fare in discesa.

non vedo l'ora di arrivare in cima.

12 apr 2009

Briglia sciolta

Da quando si sono venute a creare delle dinamiche per cui le persone intorno a me hanno iniziato a sentirsi in obbligo nelle cose che vivono ho sentito dentro crescere l'insofferenza.
Ho impiegato del tempo a capire cosa effettivamente mi ha dato fastidio nel profondo, tanto da turbare queste giornate che nel complesso potrebbero essere vissute con molta più tranquillità: non voglio sentire obblighi.
Sto maturando e sperimentando un atteggiamento di vita che per me è nuovo: faccio le cose quando me le sento,con sincerità.quando vedo incastrarsi intorno a me un mondo di carta,fatto di obblighi e pesi, io vedo miseria,sento un ambiente che mi sta stretto e ho la necessità di correre via verso altre situazioni più vicine al mio mondo.
forse sono più libera di quello che ho sempre pensato.e questo mio senso di libertà, unito all'onestà che tento di avere con me stessa, mi impone di alzare la testa,scalpitare, e prendere il largo quanto prima.
Photobucket

5 apr 2009

vivere distanti

mi domando come fanno quelli che vivono le storie interamente a distanza:

le gioie non si condividono,ma si raccontano e basta.
non si può vivere la vita dell'altro e ci si sente sempre un pò distanti.
l'unica cosa che si vive di pancia e direttamente sono le litigate...ma non si possono vivere solo quelle per creare un terreno comune nella coppia.


sto facendo il conto alla rovescia.non ne posso più di non condividere.

2 apr 2009



c'è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una delle situazioni più banali: un uomo cammina per strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa,che però gli sfugge. Allora, istintivamente,rallenta il passo. Chi invece, vuole dimenticare un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sè nel tempo.


Milan Kundera "La lentezza"
per ora mi sento a metà.senza progetti,sogni.dove trovo qualcosa di veramente mio?
nel passato.
in questo passato che mi soffoca e forse non mi appartiene.

mi domando cosa mi renderebbe viva...ma il non saper rispondere mi impedisce di dormire.
delle grandi verità non so che farmene:
o la strada è comune o si giunge ad un bivio.
la realtà mi pervade:
io so solo che voglio continuare a camminare.


per quale meta,per quale scopo porre un passo dopo l'altro?quale ragione mi spinge verso i miei limiti?
quando mi guardo in catene tremare, la vita si impone con violenza.
ma non è violenza che voglio.voglio solo continuare a respirare per un tempo infinito,dilatato, dove tutto ciò che mi circonda non diventa polvere.e solo io,piccolo punto di umanità perduta,potrò scegliere la meta che vorrei.

1 apr 2009

cerco di sostenere le persone che amo.
cerco di sorreggerle se non ce la fanno.
questo mi fa sentire bene.mi fa sentire che per qualcuno conto davvero,che le mie parole sono importanti.
cerco di dire alle persone che passano un brutto momento, le cose che io mi vorrei sentir dire se stessi male.e mi accorgo che funziona.
a volte basta davver poco per far tornare il sorriso a qualcuno.
a volte serve un pò più di impegno...ma se si vuole bene sul serio vale sempre la pena.

28 mar 2009

dai ricordi di bimba rispolvero questa canzone...

26 mar 2009

you don't trust me.
how can I come to the world?
è così strano guardare il futuro con l'ansia per il tempo che passa.
il futuro è adesso.
mi soffermo a dipingere il passato con tinte tenui,per lavare via dalla coscienza gli errori che continuano a pesare sulle mie braccia.
avanzo.tra troppe paure e poche certezze,ma sto smuovendo l'eterno dormiente che è in me.
è difficile andare avanti quando la coscienza ti ferma per fare i conti,quando il passato cerca di trascinarti nel rigurgito del ricordo sbiadito.ed è difficile andare avanti quando è il futuro che fa paura.mi osservo e vedo qualcuno che non so se vorrei essere.non so dove sono,che sto facendo,che vita sto vivendo.se sto vivendo.
e non trovo mai una risposta..nemmeno di quelle finte che calmano un pò i rimorsi.
nei miei dubbi cerco valori,sorrisi,voglia di percepire esperienze.

la strada è sempre quella: nebbia fitta e grandi curve.ma alla fine della salita c'è sempre un paesaggio da portare nel cuore.e arriverò a vederlo,perchè quello che io voglio dalla vita, l'unica cosa che veramente conta per me, è sentirmi viva...è sentire le emozioni scorrere sulla pelle, è sentire legami profondi che danno un senso al mio esistere, è cogliere davvero le situazioni come grandi regali inaspettati,è piangere,urlare,ridere e parlare,ascoltare la mia voce da dentro come un canto perpetuo testimone del mio voler stare al mondo.
voglio vivere

20 mar 2009

ancora tutto da perdere e da inventare.
ancora tutto da costruire.
inseguendo qualcuno che vede altre vite davanti a sè,
non la mia.
guardando qualcuno che volge la testa altrove,
dove io non ci sono mai.
nella paura di restar soli sono servita a qualcosa,
ma quando questa paura è svanita, in un attimo è svanita anche
l'illusione di un amore.
e io che cercavo negli occhi quel brivido che non mi è stato mai più regalato.

la notte mi mangia da dentro.in questo tormento graffio le mani che sono volute andare,saltare,quelle mani che pensavano di aver trovato la felicità.
ma quanta sofferenza dietro ad attimi di gioia.
mi sono sentita viva...eppure adesso sono un cadavere stanco,che non vuole vedere la sua vita in pezzi per scelta altrui.

mi domando cosa significhi davvero amare...
mi domando se mi ha mai amato...
e nei miei dubbi spero di trovare pace dormendo.

19 mar 2009

il giorno mi coglie risolta,
la notte mi mangia da dentro.

8 mar 2009

essere donna oggi

le donne oggi si sbrigano per non perdere il posto in prima fila:stasera grande spettacolo di spogliarello dopo una cena a base di frutti esotici.
le donne oggi si sentono libere di uscire a cena con le amiche,come se durante il resto dell'anno le cene con le amiche avessero meno importanza.
le donne oggi si sentono rispettate, e non importa se nei restanti 364 giorni vengono considerate inferiori in ogni aspetto della vita sociale.
le donne oggi sono contente di ricevere gli auguri da parenti e amici,magari gli stessi parenti e amici che sono stati in grado di abusare di loro.
le donne oggi sono felici di prendere una mimosa,forse per dimenticare il bastone.
le donne oggi fanno finta di non essere in pericolo,ma non si rendono conto che le precarie conquiste fatte nel passato si stanno sgretolando davanti a un mondo che non accetta una loro alzata di testa.
le donne oggi sono divise.e la solitudine è la condizione che rende più vulnerabili.
c'è ancora da discutere,da riprendere spazi,e riconquistare rapporti.

19 feb 2009

il mondo va a rotoli e le poche libertà conquistate con il sangue delle passate generazioni riescono a togliercele da sotto il naso senza incontrare la resistenza di nessuno.




Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me
e non c'era rimasto nessuno a protestare


(Bertolt Brecht)

16 feb 2009

bilancia e conforto

so che da dicembre il mio peso ha continuato ad aumentare.le feste natalizie sono state un fardello.purtroppo,per una persona che sfoga molto sul cibo le proprie ansie e le proprie frustrazioni, il frigorifero dovrebbe essere tenuto sotto chiave. e dire che mi piace anche cucinare.
sono arrivata a metà febbraio evitando in tutti i modi il confronto con la bilancia.sapevo che ne sarei uscita distrutta.ma in questi giorni mi sono vista davvero ingrassata, appesantita.forse sarà stata la fase pre-mestruale, il periodo difficile e le sfide mediche che devo vincere...oggi non ho potuto farne a meno.
un piede dopo l'altro e occhi puntati sulla lancetta che come una spada di damocle pendeva sulla testa del mio umore.
ed ecco,sorpresa delle sorprese:68 chili.68 chili!!!!!!!!!!!!!!!!e io che mi aspettavo i 74 chilogrammi di ansia e di apatia.
per la prima volta in vita mia la bilancia mi ha portato conforto.è un fatto degno di nota.non so se e quando ricapiterà...per ora mi godo il mio peso andando a mangiare una pizza.tiè

le donne e l'invidia.

occhio di ghiaccio
ma nelle donne l'invidia è una cosa genetica?
perchè è così difficile trovare nelle donne le proprie alleate?
perchè scatta subito la competizione?
negli occhi di sconosciute o anche,purtroppo, di persone ben conosciute,leggo spesso invidia.
ognuno ha le proprie caratteristiche, i propri punti di forza e le proprie insicurezze.non possiamo riversare le nostre frustrazioni sui successi delle altre persone.
sono stata a contatto per troppo tempo con una persona che mi ha fatto allontanare dalle altre donne, portandomi ad essere troppo insicura di me e ad odiare le qualità delle altre. mi sto riappropriando solo ora di pensieri positivi su di me e sul mondo che mi circonda e riesco finalmente a vedermi più serena.ritengo di non avere per carattere questa spinta ad invidiare gli altri,ma avendo intorno un ambiente che ha generato solo sensi di colpa e insicurezze, alla fine mi sono ritrovata ad invidiare.ho dovuto lavorare duramente per togliere dalla testa certi pensieri sulle altre donne...e ci è voluto molto tempo.
ora che mi sento di nuovo me stessa, capace di parlare con le altre senza provare nessuna invidia, mi rendo conto che ci sono molte donne che invece si trovano nella mia vecchia situazione e troppe di loro forse non ne usciranno mai.
ma invece di parlare di un concetto di donna invidiosa aprioristico, non sarebbe il caso di valutare il modo in cui un certo tipo di rapporti sociali induce a provare spiacevoli sentimenti come appunto l'invidia?
non si nasce invidiose..lo si diventa.e allora iniziamoci a chiedere perchè.

12 gen 2009

ceretta maschile

Un cronista britannico ha accettato di fare da cavia della depilazione maschile con ceretta fin nelle zone intime. Spirito d'avventura, coraggio e la curiosita' professionale spingono Jay Rayner, cronista dell' 'Observer, a sottoporsi all'estenuante supplizio in un centro specializzato nel quartiere londinese di Mayfair. Scelto il trattamento 'Galaxy', dal pube fino al fondoschiena, e' andato fino in fondo, ma l'esperienza, come racconta, lo ha davvero segnato.


ecco un altro passo,lento e inesorabile, che porta l'uomo sul palco dell'oggetto sessuale che è sempre stato il posto riservato alla donna. le pubblicità della crema antirughe maschile, della tinta necessaria altrimenti la bionda di turno non ti invita ad entrare in casa dopo cena,sono solo il preludio di questa sinfonia che le donne purtroppo conoscono già. negli ultimi anni sono sempre più in voga gli uomini senza peli.ciò che molte donne se non fossero costrette psicologiamente fin da piccole eviterebbero volentieri, inizia a diventare la normalità anche per l'uomo?per fortuna ancora si parla di "estenuante supplizio", ma bisegnorebbe ricordarsi che questo supplizio lo vivono la maggior parte delle donne molte volte all'anno...e tutto questo per non essere viste come un fenomeno da baraccone.
che senso ha depilarsi il pube?uomini, vi prego,riprendetevi la vostra mascolinità!!!!

10 gen 2009

un sorriso, una carezza e un pensiero a chi mi è accanto,
incondizionatamente, silenziosamente, dolcemente.
starmi vicino non è facile.a volte non sopporto me stessa,come posso pretendere che qualcuno mi ami? eppure c'è chi senza chiedere niente in cambio regala ogni giorno un amore che è forza, orgoglio e caparbietà.
sono ancora una streghetta fortunata..perchè, nonostante tutto, ho qualcuno che mi fa sorridere e guardare avanti.

9 gen 2009

prima o poi doveva succedere...

L'altro giorno,tornando dalla spesa, mi ritrovo sul portone due signore tipicamente maltesi che stavano citofonando a tutti bloccando il passaggio per entrare. Con l'educazione tipica che contraddisitingue i maltesi (non salutano nemmeno) mi chiedono a che interno abito. Gli rispondo che abito al numero 6,ma non sono maltese e non mi interessa niente. Facendo finta di non aver sentito la seconda parte della mia risposta mi mettono sotto il naso un disegno osceno con un cristo stampato. Sorrido beffarda e rispondo di no. Finalmente cedono il passo e mi fanno entrare nel portone. UNa delle due ci riprova con "è catechismo" tutta fiera,e io altrettanto fieramente rispondo che non mi interessa proprio.
naturalmente, con estrema gentilezza, lascio volentieri il portone aperto e le invito ad entrare, così da rompere il cazzo ai maltesi che abitano nel mio palazzo.

6 gen 2009

la befana

la befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
il vestito alla romana
viva viva la befana


dopo giorni passati a mangiare ci eravamo detti di non prepararci le calzette.l'idea mi rattristava un pò,ma ho fatto finta di niente cercando di pensare al buco della cintura.
Ma stamattina,tentando di spegnere la sveglia mi sono girata verso il tuo cuscino vuoto e ho colpito un calzino bianco di cotone appositamente riempito per me.c'era un bigliettino sopra con scritto "te credevi eh?ti amo.gnam", che per me significava "buongiorno amore,cerco di fare di tutto per renderti la persona più felice del mondo".e so che a modo tuo volevi proprio dire questo.credo avresti voluto mettere una telecamera in qualche angolo della stanza per poter guardare il mio risveglio: ho messo le mani nella calzetta,tirando fuori i dolci uno per volta.quando li ho messi tutti sul letto ho iniziato a mangiare i miei preferiti per fare colazione.sembravo una bambina.anzi,lo ero.lo ero grazie ad un uomo che non dimentica mai il bambino che è in lui.
Come sempre dondolo tra grandi entusiasmi e più grandi avvilimenti. evidentemente l'oscillazione del mio stato d'animo è inevitabile se voglio sopravvivere.
e se il masochismo fosse una forma contorta di autodifesa?pensare al peggio ci prepara alla catastrofe imminente,che quasi mai avverrà.ma siamo sempre pronti a tutto.come diceva Machiavelli, l'uomo saggio sa di non poter comandare il destino,ma cerca di arginare la fortuna con i mezzi che ha.credo di seguire questa scuola di pensiero. Certo, a volte mi manca un pò il sorriso,ma in qualche modo trovo sempre la forza di reagire.
la troverò anche stavolta.nonostante il cinismo e l'isteria non mi lascino mai da sola.
credo fermamente nel detto "non è coraggio se non si ha paura" e visto tutto quello che provo quando guardo al futuro e alle cose che dovrò affrontare,credo proprio che avrò coraggio da vendere.

2 gen 2009

una donna a metà.

a volte mi stupisco della mia incapacità di essere felice.
credo di non avere la forza di affrontare certe situazioni. la volontà vacilla e la mia pazienza è allo sbando.
per quanto provi ad essere serena, i pensieri si accalcano nella mia mente e non lasciano spazio a nessun sorriso.
mi sento sola.mi sento come una bambina in cerca della sua mamma. la mia amata mamma è distante troppi chilometri, e anche se fosse vicino,purtroppo in questo caso non potrebbe fare niente per me. metterebbe anche lei un lucchetto sul cuore nel vedermi così afflitta, nel capire che non ho più la forza di brancolare nel buio contro un nemico invisibile.mi sento messa all'angolo dalla vita.sto provando a guardare avanti,ma non riesco a vedere una guarigione...non riesco a vedere serenità.e mi sento così vuota,così imperfetta,così maledettamente inadeguata...
avere 24 anni e non poter godere a piene mani della vita, della gioia, della libertà...avere 24 anni e sentirne addosso 100,perchè nessuno comprende fino in fondo quel peso sul cuore che si riflette ogni giorno quando mi guardo allo specchio.una donna a metà.ecco quello che sento di essere.e sono stufa.quello che ho dentro è un misto di rabbia e rassegnazione.sembra come se per un anno fossi andata incontro ad un muro sperando prima o poi di trovare la porta segreta.ma non c'è nessuna porta.e se mai ci fosse,non ho la chiave.
un grazie sentitissimo a tutti i medici che per un anno mi hanno visitato senza mai nemmeno ipotizzare un certo tipo di problema, che per un anno mi hanno fatto sentire una pazza,una malata immaginaria.un grazie a tutti quelli che non si sono fermati mai un momento sul dolore degli altri,sul disagio quotidiano e continuo che una donna con un problema ginecologico può provare.
non sono pazza.sono incazzata con la vita,che è leggermente diverso.

1 gen 2009


che i sogni che ancora non si son realizzati trovino terreno fertile su cui crescere...

che le storie che ancora non ho raccontato trovino spunti perfetti per essere vissute...

che l'amore che ancora non ho dimostrato esca fuori in tutta la sua forza...

che i progetti che ancora non ho messo a punto riescano a concretizzarsi nel quotidiano...

che la vita che ancora non ho vissuto mi riservi sempre infinite sorprese...


auguri a me,a chi mi legge, a chi mi vuole bene...