29 dic 2008

ricordi


Nessun ripensamento.Passi lunghi e dritti mi allontanano da ciò che sono stata e da chi conoscevo un tempo.
Ritrovarmi di nuovo in una situazione già vissuta, ma non provare più certe sensazioni. Guardare finalmente dall'alto in basso le miserie che ho ancora davanti agli occhi. E se un pò di nostalgia mi coglie impreparata, ripensando alle risate,ai fiumi d'alcool e alle tavole imbandite, mi dico che è ancora possibile per me vivere con spensieratezza, condividendo con i nuovi amici la gioia che provavo nello stare insieme ai vecchi.
Salvo ogni singolo momento di allegria e di tristezza che ho vissuto con le persone che ancora valgono qualcosa per me e per la mia vita, ma delle persone che ho abbandonato non rimane che un eco, sbiadito dipinto di errori valutativi.

6 dic 2008

Posso pensare qualsiasi cosa, rattristarmi o sorridere, il nuovo giorno verrà lo stesso.
E non importa se io sia una persona migliore o non ascolti niente di ciò che mi gira intorno...non importa...perchè anche quando odio il mondo, mi ritrovo a guardare l'alba e a pensare che in fondo, anche da Malta è qualcosa che vale la pena di vivere...

4 dic 2008

un oscuro e livido silenzio è in me.

non più parole da lasciar fraintedere,
non più impacciati tentativi di comunicare,
non più il coraggio di mostrarmi.

non ne vale mai la pena.

1 dic 2008

io tendo sempre a tagliare, provo sempre a non lasciare cose sospese. non mi piace soprattutto che persone facenti parte del passato in qualche modo continuino a curiosare nella mia vita.
quest'anno ho apportato molti cambiamenti nella mia vita e sono cambiata molto anche io. ho dovuto affrontare delle rotture che mai avrei creduto possibili, eppure eccole lì, piccole cicatrici che ogni tanto prudono.
cerco sempre di guardare avanti, ma non sono di pietra, e vivo le delusioni con profondo rammarico. ogni volta mi riprometto di non lasciarmi fregare da
nessuno, ma è sempre difficile. come si fa non dare fiducia di nuovo a qualche sconosciuto?non si può far pagare agli altri le colpe di qualche imbecille incontrato precedentemente.
l'unica cosa che vorrei avere rispetto al passato è un megafono inter-temporale, per urlare in faccia a chi facendosi un'idea di comodo su di me, si è coalizzato contro una persona che, nel bene e nel male, cerca solo di avere una coerenza di fondo e una lealtà che, in un mondo di furbi troppo spesso non viene capita.

28 nov 2008

faccio scelte discutibili, ma prendo sempre una posizione.
so scavare nei ricordi, ma non mi guardo mai indietro con rimpianti.
osservo la gente e scopro la necessità altrui di voler apparire diplomatici, di scrollarsi di dosso il peso delle proprie azioni.
questo desiderio di accettazione, se portato a livelli estremi, nasconde la paura di rimanere da soli con se stessi, perchè forse è troppo doloroso scoprire di non essere delle belle persone.
io non temo la solitudine.

25 nov 2008

volevo solo un thè


malta ore 18 di una domenica pomeriggio.
inizia a fare freddo anche qui a sud. decidiamo di rintanarci in un bar prendere qualcosa di caldo.
il locale è in un posto molto turistico: è proprio il bar ristorante del pubblicizzato villaggio di braccio di ferro, un tempo location per l'omonimo film, ora scenografia sforna soldi.
le persone che sono con me prendono una cioccolata calda, che si rivelerà poi essere un cappuccino senza caffè (???) (riporto fedelmente il commento, senza sapere che diavolo hanno bevuto).io opto per un thè caldo.
non potendo prendere nè latte nè zucchero per una particolare dieta che sto seguendo chiedo al mio uomo se gentilmente può chiedere alla barista un pò di limone.lo vedo tornare con gli occhi sgranati e gli sento dire "hanno detto che gli dispiace ma hanno chiuso la cucina"...ah, non credevo che il limone lo sigillassero nei frigoriferi. forse dovevo sapere che a malta bisogna sempre specificare...magari avranno capito che il limone lo volevo fritto in pastella.

22 nov 2008

guardando il passato, il presente e il futuro.

la storia ci insegna che non c'è mai fine all'orrore.
e io mi vergogno profondamente di appartenere al genere umano.

14 nov 2008

autobiografia..la cultura del trash

Simona Ventura,Valeria Marini,Victoria Beckam e altre starlet invertebrate passate dal via per ritirare chili di magico silicone, tutte hanno avuto l'urgente bisogno di mettere nero su bianco i fatti delle loro "straordinarie" esistenze. Perchè ormai scrivere ( o sarebbe meglio dire "far scrivere") un'autobiografia è un must del mondo dei lustrini.
Sapere che rimmel utilizza la diva del momento, essere a conoscenza del primo rapporto sessuale della valletta dal reggiseno imbottito, sono cose per cui vale la pena entrare in libreria e spendere almeno 15 euro per un agglomerato di fogli che non sono nemmeno utili come carta da culo. le autobiografie tirano, vanno di moda, mentre il mercato dei libri vive un lento declino ormai da anni.Dovremmo essere contenti che l'acquisto di questi libri testimonia che il mercato non è così in calo?
Dovremmo essere grati a chi sostituisce la cultura con il gossip?

Mentre ci sporgiamo in avanti per arrivare a leggere le ultime notizie sul fidanzamento di questo o quell'altro Vip, non ci accorgiamo che ci hanno già messo a 90 gradi e stanno preparando la vasellina.

13 nov 2008

difficoltà linguistiche

almeno non sono pazza:
"spesso tra imput e acquisizione si frappone una barriera, un blocco mentale inconsapevole che Krashen definisce filtro affettivo. La ricerca ha dimostrato che quando il filtro affettivo è attivo, il discente, pur comprendendo quello che legge o sente, non riesce ad acquisire quanto capito e di conseguenza non riuscirà a produrre output. La barriera affettiva impedisce di riutilizzare in maniera produttiva gli input linguistici, anche se sono comprensibili. Il filtro affettivo è attivo quando il discente non ha fiducia in se stesso, o è ansioso"


sospettavo fortemente che avessi un blocco psicologico di questo genere, perchè nonostante gli sforzi il mio cervello non ha mai saputo riutilizzare i dati che aveva incamerato con grande impegno.
mi fa piacere che qualcuno competente abbia messo nero su bianco questa teoria di apprendimento.Mi fa sentire meno sola.
queste roghe non stanno a significare la sconfitta nei confronti di un passato che ha segnato molto la mia autostima,anzi, vogliono essere un inizio di acquisizione oltre che di apprendimento.





11 nov 2008

Ti sembrerò nostalgica...

Ancora mi manca il respiro.
Sembra che mi abbiano presa a pugni nello stomaco.
Le parole pesano come macigni.
Mi sento vuota e sviscerata.
A terra, emaciata e livida come la giornata appena trascorsa.

10 nov 2008


Canterò parole che non riuscirai a sentire,
e lentamente me ne andrò
nel silenzio del mio io.
Le mie convinzioni cadono:
quel che credevo essere, arde solo
nel mio petto stanco.
Trascinerò via la pesantezza
di questi giorni, incatenandola
ad un cuore agonizzante.
Guarderò orizzonti che non riuscirai a vedere,
e lentamente tornerò
nel frastuono del mio io.

Emilio Fede pulisciti la bocca

perchè questa sottospecie di uomo ha diritto di parlare,quando questo viene negato alla stragande maggioranza della popolazione?perchè ha tutta questa visibilità?

per la serie "ecco la democrazia":

9 nov 2008

Vegeto. Senza lo splendore estensivo delle piante.

Attendo la magia delle piccole cose

Mi è capitato spesso di sentire racconti su posti che non ho mai visto e ho ascoltato storie che non ho mai vissuto. Mi hanno sempre affascinato le parole altrui, forse perchè mi piace leggere la gente e fantasticare su esperienze che non mi appartengono per far vivere la mia fantasia. Sola, ferma in un angolo a registrare sensazioni di vita.

Quante volte è più forte l'attesa del fatto in sè?Quante volte il desiderio di partecipare a qualche evento si rivela più emozionante dell'evento stesso?
Vivo costantemente aspettando. E ascoltando.

7 nov 2008

Coincidenze?





Cerchiamo qualche segno per dar pace ad un animo inquieto, oppure gli eventi si abbracciano in un groviglio cosmico che ha un senso?
Il confine tra realtà e autoconvincimento si fa sempre più sottile, ma in fondo cosa importa?
Ci sono giorni che stento a credere di essere viva, giorni in cui la paura di morire è l'unica cosa che riesce a darmi un brivido puro, e nelle ore passate a cacciar via pensieri non trovo mai un significato a ciò che mi accade. Ma capita anche che io mi senta di vivere in un film, dove ogni cosa corrisponde ad un' altra in una dimensione totalmente ovattata, senza tempi morti e con una colonna sonora da oscar. In questa dimensione nuova mi faccio sorprendere dalla magia degli intenti, dallo svolgersi degli eventi che prende pieghe imprevedibili, e mi lascio trasportare come se fosse la vita stessa a guidarmi in un disegno pieno di simboli. Simboli che il mio realismo cinico e crudo non riesce a vedere.

4 nov 2008

questa è democrazia

abbiamo tutti lo stesso diritto di parlare?o chi ha più soldi ha più diritto degli altri?
è facile per chi vuole manipolare il cervello, censurare cose intelligenti lasciando passare tutto il trash senza filtrarlo.
in un momento storico in cui tutti si riempiono la bocca di parole come "libertà" e "uguaglianza", mi rendo conto che la democrazia significa questo oggi:



in attesa che finisca il teatrino elettorale americano.

1 nov 2008

Ecco la sposa




L'ho vista in abito bianco. L'ho vista attraverso un velo che quasi le nascondeva i lineamenti.con tutto quell'ombretto stentavo a riconoscerla. Ma era reale.
Forse il motivo di fare una levataccia quando la sera prima ero stata ad una festa fino alle tre del mattino, era stampato in quell'attimo in cui ci siamo sorrise: per lei un momento importante, un passo ineluttabile nel suo cammino di fede; per me la consapevolezza che ci eravamo dette addio molto tempo prima quando la vita ci aveva portato ad un bivio importante: io scelsi l'amicizia, lei la religione.
Mi sono presentata al suo matrimonio per augurarle la felicità, e sono certa non avrà problemi in questo perchè ha dio dalla sua parte. E io che come una reietta ero lì simbolicamente a rappresentare il passato della sposa, quando ancora era una persona che cercava di mettere in discussione se stessa e gli altri.
Forse eravamo troppo giovani. eppure i ricordi restano, nonostante sembra siano passati secoli.

31 ott 2008

Halloween

mai dire no a priori.
ho sentito gente dire che halloween non va celebrato come festività perchè non rientra nelle nostre tradizioni. mi sembra un discorso con orizzonti un pò troppo chiusi.
purtroppo ciò che si è perso nei secoli e che la Chiesa ha ben visto di manipolare introducendo la festa di Ognissanti è una festività pagana che affonda le radici nella cultura precristiana europea.
la cosa brutta è che un momento di aggregazione sociale, che tramanda rituali da tempi immemorabili, è tornato alla ribalta sulla scena europea solo grazie alla spinta commerciale. ormai va di moda travestirsi da zombi o da streghe e andare in locali in a ballare in mezzo alle ragnatele finte.ciò che non voglio festeggiare è il consumismo,ma ritengo di essere a favore dell'integrazione culturale: non ci si può chiudere davanti alla diversità, rimanendo fermi solo alle proprie radici.in questo modo non c'è crescita per nessuno. amo la cultura dalla quale provengo e non la dimentico, ma penso di essere altro, e man mano che vado avanti nella mia vita e conosco cose nuove,persone diverse, cibi e musiche che rispecchiano qualcosa di lontano da me, cerco di farmi più vicina e di assimilare ciò che mi piace, perchè in fondo nutro speranze per un futuro che abbia in sè sfumature di culture diverse.
quindi prendo ciò che halloween, o per meglio dire samhain, può darmi di buono. il capodanno celtico, come ogni festa che celebra l'inizio e la fine, è un momento di riflessione e di buoni propositi.cercherò di cogliere l'occasione per cucinare qualcosa di buono e per passare del tempo con chi amo.


30 ott 2008

per troppo tempo sono stata a pensare, incapace di agire, lasciando le ore scorrere e i giorni accumularsi sulle pagine strappate del calendario : mi rimetto a scrivere?apro un nuovo blog?

mi conosco.so che quando dò un taglio al passato butto via tutto quello che mi àncora ai ricordi che non voglio tenere. dopo un anno è giunta l'ora di decidere cosa farne di questo blog. ho pensato che la cosa riguarda solo me, che non mi importa se ci sono persone sgradite che vengono a curiosare.non voglio cancellare quelle poche parole che ho raccolto qui per dare un taglio a me stessa.questo mai. sono sempre io, fiera del mio parlare, fiera di quello che sono riuscita a fare nella mia vita.

la decisione è presa: resterò qui a parlarmi addosso, a sfogarmi per qualcosa di andato storto, a descrivere la realtà che vivo come se a qualcuno importasse, a utilizzare la mia mente tagliente contro un mondo che non mi appartiene.

ho anche tentato di mettere un ordine nella mia testa perchè sono tante le cose che vorrei scrivere...beh, sono giunta alla conclusione che pensare troppo fa tendere all'immobilismo.scriverò qualsiasi cosa quando ne sentirò il bisogno, senza dare un taglio preciso a questo blog, che rimane semplicemente un foglio bianco su cui esprimere me stessa....dallo scrivere una poesia ad appiccicarci una caccola.
salù